Ci siamo: nella notte tra il 30 e il 31 marzo tornerà in vigore l’ora legale. Le lancette dei nostri orologi andranno avanti di un’ora e le giornate, di colpo, ci sembreranno più lunghe, avendo a disposizione 60 minuti di luce in più. Ma cosa comporta questa convenzione, ormai in vigore in tutti i Paesi europei dal 1996, per il nostro organismo?
Gli effetti dell’ora legale sul nostro benessere
Una delle principali questioni legate all'ora legale è il conflitto che crea tra gli stimoli naturali e l'orario imposto artificialmente. Questo contrasto è evidente nel momento in cui l'orario visualizzato sui nostri orologi non corrisponde all'informazione temporale che l'ambiente circostante ci fornisce, specialmente la luce naturale. Tale discrepanza può avere conseguenze negative sulla durata e sulla qualità del sonno, aumentando il rischio di sviluppare alcuni disturbi, poiché altera il nostro ritmo circadiano, ossia l’alternanza sonno-veglia.
L’importanza del ritmo circadiano
Ogni individuo ha un orologio biologico della durata di circa 24 ore, che regola l’alternanza tra sonno e veglia e che si ripete ciclicamente. Questo ciclo viene chiamato ritmo circadiano del sonno, dal latino circa diem, che vuol dire “intorno al giorno”.
Il sistema è molto complesso e non è responsabile solo del ritmo sonno-veglia ma anche del ciclo della pressione arteriosa, della temperatura del corpo, della frequenza cardiaca e del tono muscolare. Il ritmo circadiano regola i livelli ormonali, il sonno e il metabolismo, e per questa ragione deve essere allineato con l’ambiente esterno. Quando questo non accade, infatti, l’organismo ne risente a livello psico-fisico.
L’ora legale e la sindrome del jet leg
L’entità di questo disturbo è paragonabile, in soggetti che già in condizioni normali hanno difficoltà ad adattarsi a un nuovo ciclo luce-buio, alla cosiddetta “sindrome da jet-lag”, che si manifesta dopo lunghi voli intercontinentali, da cui conseguono:
- problemi di addormentamento
- frequenti risvegli notturni
- risveglio mattutino anticipato
- sonnolenza diurna
Durante il periodo di ora legale, ad esempio, si osserva un incremento degli accessi al Pronto Soccorso: questo dato suggerisce un impatto negativo sulla salute della popolazione.
Ora legale tutto l’anno?
Cosa comporterebbe mantenere l'ora legale per tutto l'anno: un'incongruenza tra le attività umane e le condizioni di luce naturale, specialmente nei mesi invernali. L'avvio delle attività quotidiane durante le ore buie, ovvero in una situazione in cui nulla suggerirebbe all’organismo che la giornata attiva stia per cominciare, può influenzare negativamente la salute e il benessere, soprattutto per gli adolescenti e i giovani adulti che hanno per natura ritmi circadiani più tardivi.
Questo potrebbe avere ripercussioni sulla loro performance scolastica e lavorativa. Inoltre, è utile osservare come l’inizio delle attività al buio nei mesi invernali si tradurrebbe anche nella necessità di impiegare energia per l’illuminazione di abitazioni, fabbriche, scuole e trasporti, con conseguenze economiche e ambientali non trascurabili.
Se da un lato l'estensione delle giornate può essere vista come un beneficio in termini di disponibilità di luce naturale, dall'altro l'adattamento ai nuovi ritmi può richiedere tempo e sforzo da parte del nostro corpo e della nostra mente.
Ora legale e schemi comportamentali
Inoltre, l'ora legale può influenzare anche i nostri schemi comportamentali. Ad esempio, potremmo essere inclini a rimanere svegli più a lungo la sera, approfittando delle giornate più lunghe, ma trascurando così la necessità di un sonno sufficiente per il nostro benessere.
Conclusioni
Le società scientifiche specializzate nello studio del sonno e dei ritmi circadiani sono concordi sul fatto che l’entrata in vigore dell’ora legale per tutto l’anno potrebbe avere effetti deleteri sulla qualità del sonno e più in generale sul benessere della popolazione.
È importante, quindi, essere consapevoli degli effetti che il passaggio all’ora legale può avere sul nostro organismo e sul nostro sonno, adottando strategie per favorire un adeguato adattamento ai nuovi ritmi, come mantenere una routine regolare del sonno.
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